Con gli anni il desiderio del collezionista di cogliere nelle opere contemporanee le stesse sensazioni trovate nei realisti ed espressionisti italiani del 900, è divenuto quasi una sfida. Tra le sue prime passioni, tutte italiane, troviamo le opere dei maestri storicizzati come Gianfranco Ferroni, Piero Guccione e Giuliano Vangi. Nel tempo poi la sua attenzione si è rivolta a quegli artisti, soprattutto giovani talenti a livello internazionale, che abbiano saputo cogliere in anticipo e trasferire nelle proprie opere le contraddizioni e i sentimenti dei nostri anni. In questa ampiezza di visuale, la Collezione Giuseppe Iannaccone si è arricchita, nel corso degli anni del tempo, con gli esiti più innovativi e originali dell’arte contemporanea, dalla pittura alla scultura, al disegno, alla fotografia, portando in Italia promettenti artisti, da Raqib Shaw a Kehinde Wiley, da Imran Qureshi a Paulina Olowska, da Hernan Bas a Andro Wekua e Victor Man passando per altri ormai consacrati come Matthew Barney, Michael Borremans, John Currin, Tracey Emin, William Kentridge, Juan Muñoz, Shirin Neshat, Elizabeth Peyton, Marc Quinn, Kiki Smith, Kara Walker e Gillian Wearing, fino a estendere la rosa dei medium media artistici alla video-art con opere di Adrian Paci, Nathalie Djurberg e Regina José Galindo.