Luigi Ontani

Artist's biography

Luigi Ontani è nato nel 1943 a Vergato, in provincia di Bologna, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ed intraprende la sua ricerca artistica negli anni ’70. La sua pratica è caratterizzata da un forte interesse per i temi del mito, della teatralità e dell’esplorazione dell’identità attraverso un linguaggio visivo marcatamente personale. Così, la tradizione cristiana, la mitologia classica, la storia dell'arte, occidentale e orientale, si fanno forma attraverso la cartapesta, il gesso, il vetro, la ceramica, il marmo e il legno, prediligendo le tecniche legate alla manualità delle arti applicate e dell'artigianato. Le sue opere parlano spesso per citazioni, come testimoniano le sue fotografie, spesso ritoccate con acquerelli e arricchite da elementi autobiografici. Un’opera che rappresenta questo approccio artistico è Kama Ama Endmiongirodet (1993), dove l’artista, attraverso il suo corpo, crea una citazione dell’opera The Sleep of Endymion (Montargis) di Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson (1767 - 1824), su cui Ontani lavora con l’acquerello in postproduzione. In Kalieto Ontani Jampath (2000) compaiono ancora citazioni legate alla mitologia e alla storia orientale e occidentale. L’Elefantino del Marchesino (2000-2007) è una scultura in ceramica policroma realizzata presso la bottega Gatti di Faenza, che raffigura un elefante su cui siede un giovane in posa yoga. Il personaggio, che presenta i tratti dell’artista stesso, indossa un copricapo a formbgma di tavolozza, simbolo della sua missione artistica. Tra gli altri dettagli simbolici, sono rappresentati degli occhi sul cuscino, che alludono alla chiaroveggenza, assieme al manto purpureo dell'elefante, decorato con riproduzioni in miniatura dei lavori di De Pisis. Presenti in Collezione anche Logos mio? Manzioniano (2006) e la scultura Il Poeta Arturo Martini Cechovia (2007).