Alessandro Fogo, nato a Thiene nel 1992, vive e lavora a San Benedetto del Tronto. Dopo essersi diplomato al Liceo artistico, ha proseguito gli studi presso lo IUAV di Venezia, dove ha conseguito una laurea triennale in Arti Visive. Nel 2017 ha ottenuto un Master in Pittura presso la Royal Academy of Fine Arts di Anversa (Belgio). La sua ricerca artistica si concentra su elementi che, estrapolati dal loro contesto abituale, generano ambiguità e spaesamento, aprendo la strada a nuove possibilità narrative.
Alessandro Fogo esplora il profondo legame tra arte e mito attraverso un corpus di opere pittoriche che sintetizzano il suo universo immaginativo. Nei suoi dipinti, antico e moderno convivono in un dialogo tra la pittura colta e l'attualità più stringente, rinnovando la tradizione iconologica e formale. L'elemento mitico emerge con forza nella figurazione, rivelando esiti inaspettati e sorprendenti.
Fogo si avvale di tecniche raffinate per esplorare la complessità dell'esistenza umana e del mondo circostante. Le sue opere, tra cui Chess game versus Matthew Barney
(2022), riflettono una dimensione enigmatica, amplificata dall'uso sapiente dei colori – ora freddi, ora accesi – e da visioni inquietanti, talvolta spaventose. Queste visioni diventano così un banco di prova per interrogarsi sul senso della rappresentazione, sull'essenza stessa della pittura e sulla sua necessità.
Riguardo al suo lavoro, Fogo ha dichiarato: "Mentre dipingo, rifletto spesso sul rapporto tra quotidiano e sacro. È come un gioco tra ciò che è vicino e ciò che è lontano, un continuo alternarsi tra avvicinamento e distanza. Parto da un'aspirazione che riguarda il sacro, qualcosa di apparentemente distante, e cerco di portarlo dentro una dimensione familiare, che sembra conosciuta ma che, a uno sguardo più attento, sfugge."