Nathalie Frank nasce a Austin in Texas, nel 1980. La sua formazione artistica, molto articolata e approfondita, vede la frequenza di numerosi istituti d’arte per poi concludersi alla Columbia University, School of the Arts di New York nel 2006. Fin da subito la poetica artistica di Nathalie si è fatta notare per una pittura sempre al limiti tra la figurazione e l’astrazione, un stile pittorico utilizzato per indagare il dialogo tra carne e spirito, per esplorare i poli paralleli tra nostalgia e desiderio, tra disgusto e fascino. Nathalie per le sue opere prende ispirazione dalle favole dei fratelli Grimm, da un certa fetta della narrativa e dell’illustrazione per l’infanzia, ma allo stesso tempo ammira, e prende come punto di riferimento artisti come Chris Ofili, Mike Kelley e Robert Gober. Nell’atto creativo Nathalie cerca di estraniarsi dall’azione pittorica, far retrocedere la mente, scordarsi di essere presente per riuscire a dipingere in una sorta di libertà mentale completa. Questa azione crea nelle opere di Frank una iconografia complessa, assolutamente unica, ma allo stesso tempo sorprendentemente coerente nella costruzione di un immaginario e di uno stile personale che rendono questa artista una della figure più interessanti nel campo della figurazione. Nell’opera presente in collezione The Hangman del 2007 c’è tutto il mondo di Nathalie. Un’opera stratificata, intensa, non solo di colori, ma anche nella variazione della pennellata, nel modo di approcciarsi ai diversi oggetti presenti nella figurazione tenuti insieme da un prospettiva virtuosa che pare quasi stonare nel gioco costruttivo dell’intero quadro.