Wang Haiyang, nato nel 1984 a Shandong, in Cina, vive e lavora tra la Cina e l’Italia. Artista sensibile alla percezione del desiderio, esplora il rapporto contraddittorio tra la “visione interiore” del corpo e la “visione esterna” del mondo quotidiano. Le sue opere, pervase da tonalità misteriose e futuristiche, mantengono un legame profondo con la filosofia orientale, in cui la fluidità erotica e la complessità dei desideri si intrecciano. Un punto di svolta nella sua pratica è stato lo studio della riproduzione delle lumache, in particolare il concetto del dardo d’amore, un tema che ha colpito profondamente l'artista.
Le lumache, ermafrodite per natura, incarnano perfettamente la visione del mondo che Wang trasmette attraverso le sue opere: una realtà senza distinzioni di genere, dove ogni cosa è androgina. Il fascino della battaglia rituale delle lumache per assegnare un ruolo maschile o femminile, attraverso l’uso di dardi cartilaginei, rappresenta una metafora delle tensioni e contraddizioni della vita umana. Tuttavia, Wang sottolinea che, nonostante la fluidità di genere sia un tema centrale nel suo lavoro, non dipinge direttamente l’omosessualità. A suo parere, l'omosessualità è solo un frammento all'interno della vasta gamma di storie che l’arte può raccontare. La sua attenzione si concentra su aspetti più complessi e profondi del corpo umano e della sua espressione nel contesto della vita contemporanea.
Wang Haiyang ha conseguito nel 2008 un Bachelor of Fine Arts presso la Central Academy of Fine Arts di Pechino, e da allora ha sviluppato una carriera artistica che fonde tradizioni filosofiche orientali con un'estetica futuristica, offrendo un’indagine intima e a tratti provocatoria sul corpo, il desiderio e l'identità.