John Currin

Boulder, 1962

Artist's biography

John Currin nasce nel 1962 e studia Belle Arti alla Carnegie Mellon University nel 1984 e all’Università di Yale nel 1986. Intraprende la sua carriera di artista centrando il suo lavoro sulla figura umana: nel 1989 una sua mostra presso White Columns a New York comincia a far circolare il suo nome, presentando una serie di ritratti femminili ispirati alle fotografie degli annuari scolastici. Tuttavia, è solo a partire dagli anni '90 che la sua ricerca vira sull’indagine di immagini di donne in sovrappeso, ragazze accompagnate da uomini anziani e ritratti di soggetti omosessuali, indagando la sessualità e la rappresentazione femminile. In questo modo, Currin affronta delle tematiche controverse con toni provocatori e ironici, utilizzando un linguaggio pittorico apparentemente classico, ma intriso di un’acre critica nei confronti della società e della cultura del consumo. In collezione sono presenti due opere, un disegno a carboncino, Senza Titolo (1995) e uno realizzato con una tecnica mista di gessetti colorati e carboncino, dal titolo Anita Joy (2001): il volto di una donna, che richiama quello di Anita Ekberg, è deformato in un ghigno che tradisce la falsità del sistema che dovrebbe celebrare la bellezza e la gioia. Un’inquietante riflessione sull’inganno insito nella rappresentazione della realtà ed in particolare nell’industria dell'intrattenimento.