Anika Roach è nata nel 1996 a Londra, si diploma al Camberwell College of Arts, e successivamente, nel 2019, si laurea presso la Goldsmiths University. Anika dà voce alla cultura nera, attraverso la rappresentazione di soggetti esclusi dalla storia dell’arte ufficiale: per dare spazio e riflettere sulle tematiche di etnia, sessualità ed identità, l'artista utilizza colori sgargianti, tipici della cultura tessile africana, come il giallo, il rosso, il rosa e il blu, rappresentando i soggetti privi di arti e inserendoli in scenari insoliti e talvolta inquietanti. Questo approccio estetico e simbolico rappresenta, per l’artista, un mezzo per generare nuove narrazioni visive e significative, mettendo in discussione il peso sociale e politico che talvolta tende a ridurre la complessità dell’esperienza rappresentativa dei soggetti neri. Le figure senza volto e prive di specificità sono ironiche e aperte a molteplici interpretazioni, sovvertendo le norme sociali predefinite e creando così dei nuovi modelli di rappresentazione. Un’opera esemplare di questa poetica è All Together for the Heat, 2024, la quale presenta una scena surreale, dove le figure, senza arti e volto, sono intente a compiere delle azioni che rimangono sospese, come bere da una tazza o fumare, creando un gioco ironico e al contempo riflessivo che permette di creare narrative inedite nel panorama dell’arte contemporanea e delle sue urgenti tematiche.