Juan Muñoz

Artist's biography

Juan Muñoz, nato a Madrid nel 1952, si trasferisce a Londra negli anni ’70, dove studia al Croydon College di Londra e in seguito al Central School of Art and Design. Noto per le sue sculture figurative, spesso realizzate in legno, bronzo o resina, esse raffigurano personaggi in diverse posizioni più o meno naturali che spesso risultano semplicemente abbandonati nello spazio, a volte intenti a guardarsi allo specchio, altre volte coinvolti in azioni come abbracciarsi e camminare. Queste forme sono caratterizzate da un senso di precarietà e fragilità, dando vita ad un senso di tragedia inesplicabile che risuona nella composizione stessa dell’opera. I lavori, così, creano una sensazione di rispetto, un silenzio assoluto che invita lo spettatore ad una pausa riflessiva sulla condizione umana e sulle dinamiche che incidono sul corpo e i suoi limiti, tema che ritorna in modo costante nella sua produzione, spesso attraverso sabotaggi concettuali e la presenza di singoli personaggi abbandonati nello spazio. Un esempio della sua poetica è Pelotaris (Yellow Eyes), una scultura in resina e poliestere del 1999. Essa immobilizza l’immagine di un atleta mentre disputa una partita di Pelota e ferma il soggetto, nel momento di massimo sforzo, mentre sta per scagliare una palla inesistente. L'atleta, pur impegnato in uno sport di gruppo, appare isolato, intrappolato in un gioco senza possibilità di future mosse.