Adrian Paci nasce a Scutari, in Albania, nel 1969 e si laurea all’Accademia delle Arti di Tirana nel 1987. Nelle opere che l’artista produce è di primaria importanza l’influenza della sua terra d'origine e delle sue tradizioni, il retaggio culturale e le difficili vicende politiche che hanno segnato l’Albania negli ultimi cinquant’anni. Adrian Paci, infatti, è cresciuto in un ambiente fortemente politicizzato, e sin dalla sua infanzia è stato testimone dei tumultuosi cambiamenti in Albania, che ha poi incanalato nel suo lavoro,analizzando la condizione precaria ed instabile del suo Paese d’origine. Il suo lavoro si concentra sulla narrazione di storie personali e collettive, trasformando esperienze quotidiane o straordinarie in riflessioni universali. L’opera in mostra a Palazzo Reale, dal titolo The wedding (2007), è composta da nove pannelli che reinterpretano pittoricamente le riprese video del matrimonio dell’artista: una riflessione sul tempo, sulla memoria e sul ricordo, in cui il vissuto personale diventa metafora di un'esperienza universale. In collezione Iannaccone vi sono numerose opere dell’artista che spaziano dalla scultura, come Passages realizzata nel 2009 su due mattoni dipinti con tecnica simile ad affresco, alla fotografia, come in Centro di permanenza temporanea (2009), che tratta il dramma dell’immigrazione dei giorni nostri con la rappresentazione di un gruppo di passeggeri immigrati, ammassati su una rampa di scala sospesa sulla lunga pista di un aeroporto, nell'attesa di un aereo che non si sa se e quando arriverà. Fanno parte della Collezione anche The Encounter (2011), The Walk (2011), i due Untitled (2014), Interregnum (donna) e Interregnum (uomo) (2018).