Nobuyoshi Araki nasce nel 1940 a Minowa nell’area centrale di Tokyo dove tutt’ora vive e lavora. All’età di sei anni il padre gli regala una macchina fotografica e da quel momento la fotografia per lui diventa un’ossessione. E’ considerato uno degli artisti più prolifici di sempre. Affascinato dal corpo nudo delle donne,dai genitali femminili, dal sesso e dalla morte durante la sua carriera ha indagato i movimenti e le profondità di Eros: tema, quello dell’erotismo, affrontato fin dai primi anni ‘70 e affermatosi con i suoi reportage sul quartiere a luci rosse di Tokyo, Kabukicho, degli anni ‘80. All’interno della Collezione Giuseppe Iannaccone sono presenti 2 scatti: il primo, Tokyo Comedy (1997-2008), è parte di una serie che riflette il caos vitale di Tokyo, mescolando umorismo e critica sociale. Nello scatto la modella è legata con la tipica arte bondage giapponese dello "shibari", circondata da piccoli animali finti.
La seconda opera, Mithology (2001-2008), è parte dell’omonima serie dedicata alla memoria della moglie Yoko, scomparsa nel 1990. Le immagini combinano corpi femminili e simboli (bambole, sake, fiori…) che richiamano al dualismo tra eros e thanatos.
Nobuyoshi in un’intervista rilasciata nel 2007 a Jérôme Sans dice: “Le donne hanno tutto il fascino della vita in loro stesse. Hanno tutti gli attributi essenziali: la bellezza, la bruttezza, l’oscenità, la purezza… molto di più quindi della natura. […] Nella donna, c’è il germoglio e il fiore […] Le donne ti insegnano molto di più del mondo della lettura della Comédie Humaine di Balzac. Sia che si tratti di tua moglie, di una di una notte o di una prostituta, le donne ti insegnano come gira il mondo. D’altronde, ho smesso di leggere quando ho finito le elementari. Ho costruito la mia vita conoscendo donne.”