Grayson Perry

Grayson Perry è nato a Chelmsford nel 1960 e oggi vive e lavora a Londra. Nei primi anni Ottanta l’artista ha fatto parte di un gruppo di performer e registi sperimentali, i “Neo-Naturis”. Il successo però arriva nel 2003 con la vittoria del Turner Prize, dove si distingue grazie ad un lavoro ironico abbinando provocazione e tradizione. I vasi realizzati in ceramica, dalle forme classiche, sapientemente decorati con testi, immagini e disegni hanno soggetti oscuri ed inquietanti. Essi si presentano come oggetti amichevoli e familiari sfruttando il vasto bagaglio iconografico e la dimensione domestica a cui vengono comunemente associati per raccontare storie di ordinaria follia lasciando lo spettatore spiazzato davanti a questi capolavori di incongruenza, che si destreggiano con disinvoltura tra l’eleganza, le qualità decorative della materia e l’atmosfera grottesca e talvolta aggressiva dei soggetti rappresentati. Un aspetto che trova un complemento ideale nella personalità dell’artista, che si presenta spesso nei panni del suo alter-ego, Claire, vestito con un abito femminile stile Alice nel paese delle Meraviglie, che vorrebbe essere rassicurante ma che in realtà non fa altro che accentuare il nostro senso di inquietudine. Un’ambiguità irresistibile, che cattura con lucidità le incongruenze e la confusione dei nostri tempi. “Mi piace il modo in cui Grayson Perry attira il pubblico per poi calpestarne le buone maniere” ha detto di lui Damien Hirst. “Mette la gente in difficoltà. Il disagio è una reazione fantastica”.