Ifeyinwa Joy Chiamonwu, nata nel 1995 a Maiduguri, si laurea presso la Nnamdi Azikiwe University, in Nigeria. La sua ricerca artistica si configura come un omaggio vibrante e profondamente radicato alla cultura e alle tradizioni del popolo Igbo, un gruppo etnico nigeriano. Attraverso il suo lavoro, Chiamonwu esplora il legame tra memoria collettiva e identità individuale, opponendosi alle pressioni della modernità e dell’occidentalizzazione che minacciano di erodere questo patrimonio culturale. Maestra nell’uso del carboncino, della sanguigna, dei pastelli, degli acrilici e perfino delle macchie di caffè, Chiamonwu impiega questi materiali per dare vita a volti e storie che si situano a metà tra la narrazione mitica e il ritratto realistico. I suoi soggetti – amici, familiari e figure della comunità – vengono elevati a icone senza tempo, simboli di una tradizione che resiste e si rinnova. Tra le opere esposte a Palazzo Reale si annovera una delle due appartenenti alla Collezione Iannaccone: Omuluzuo and Her Child, Ifeyinwa (2022). Il dipinto raffigura la maternità come atto di affermazione identitaria, reinterpretando un modello iconografico storicamente codificato nell’arte occidentale e rielaborandolo attraverso la sensibilità e l’estetica Igbo. L’altra opera in collezione, Nwa-oja (The Flute Boy) (2022), raffigura un giovane suonatore di flauto che richiama la figura di Pan, evocando il potere della musica come veicolo di tradizione e connessione spirituale.