Beatrice Marchi

Artist's biography

Beatrice Marchi nata nel 1986 a Gallarate in provincia di Varese, vive tra l’Italia e la Germania dove ha completato un master specialistico al Hochschule fur Bildende Kunste di Amburgo. La sua ricerca artistica, indaga la complessità dell’essere donna ed artista. Con il suo lavoro, Marchi costruisce un personaggio femminile e ne coreografa il mondo emotivo, fatto di rimproveri, di trasformazioni, di insicurezze, di cambiamenti e indecisioni. Il supporto ideale dell’artista rimane l’acrilico su legno ma lavora anche con video, sculture, fotografie e oggetti. Esplora e mette in scena un viaggio nella società contemporanea e come in una pièce teatrale mette a nudo le figure femminili, i suoi alter ego, mostrando una forte vulnerabilità d’animo.

“Katie, Fox, Mafalda, Loredana, Susy, Isa B sono un gruppo di amiche in bilico tra due mondi: quello reale e quello dell’arte, metà bambine e metà adulte, metà animali e metà umane, bambine che vorrebbero essere donne, donne che vorrebbero essere uomini, che in alcuni casi indossano delle protesi, come metafora del naso rosso di un clown”, spiega la curatrice Rischa Paterlini.

L’artista spesso si distacca dal soggetto dell’opera, pretesto per raccontare una condizione umana in continua ricerca, sostenuta dal desiderio di capire dove si trova, sia in senso fisico che psicologico.

Negli spazi dello studio legale, tra le opere della Collezione Iannaccone trovano collocazione le nuove produzioni di Beatrice Marchi come “Autoritratto”, “Curriculum – hands in front of a London by Monet”, “Le vacanze dei Bag-hands” in dialogo con i volti e i soggetti delle opere che abitano lo spazio creando un fitto gioco di rimandi tra i personaggi e le loro storie, in una comunanza di paesaggi e atmosfere.

Beatrice appare come una “Nuova Alice” che racconta la sua visione della vita.