Matthew Barney

San Francisco, 1967

Artist's biography

Matthew Barney nasce nel 1967 a San Francisco in California e vive e lavora a New York. E’ un artista che si serve di tutti i possibili medium per la sua pratica artistica: video, installazioni, performance, disegno, scultura e fotografia. Fin dagli esordi l’essere umano, come macchina in evoluzione, è stato il cardine attorno al quale si è realizzata la sua poetica. La fotografia in collezione Iannaccone fa parte della serie Cremaster, ciclo tra i primi e più interessanti risultati della ricerca e dello studio affrontati dall’artista americano. La saga Cremaster iniziata nel 1994 è proseguita senza rispettare la progressione numerica; nel ’94 esce Cremaster 4, nel ’95 Cremaster 1., nel ’97 Cremaster 5, nel ’99 Cremaster 2 e per finire, nel 2002, Cremaster 3. Tale progressione ovviamente non è casuale, ma secondo il volere di Barney la sequenza numerica 4-1-5-2-3 contiene un’evidente simmetria costruita attorno al numero cinque in posizione centrale, che risulta anche dalla somma delle coppie numeriche a destra e sinistra. Epicentro del viaggio che porta alla distinzione sessuale è il cremastere, un muscolo involontario dell’apparato genitale maschile che ricopre e protegge i testicoli, il cui nome (dal greco kremastér) significa “ciò che tiene sollevato” riferendosi alla sua funzione di regolare i movimenti testicolari; in relazione agli stimoli esterni agisce sullo scroto facendolo abbassare o alzare per controllare la temperatura. Barney, ex studente di medicina, utilizza questo processo di distinzione e affermazione sessuale come metafora personale e universale. Il viaggio mitico del Cremaster Cycle si svolge in un mondo onirico, visionario, fantastico, folle e delirante che compie un percorso storico e artistico attraversando l’evolversi delle caratteristiche sociali e culturali del mondo contemporaneo. Una grande varietà di personaggi creati dalla mente visionaria di Barney popolano i luoghi dei cinque episodi, tutti legati in qualche modo alla vita dell’artista. Sono esseri ambigui, privi di organi genitali che li possano connotare, che cercano di rimanere impalpabili e indistinti; loro scopo è quello di ritardare il più possibile il momento in cui l’identità sessuale affiora e li definisce. Matthew Barney, all’interno della struttura del ciclo, impersona la maggior parte delle figure che si muovono all’interno di atmosfere oniriche in una sequenza narrativa che sembra non avere un filo logico. Il quinto film della saga Cremaster risulta essere l’opera più intensa e poetica di questo ciclo che comprende video e fotografie dell’artista e che rappresenta il momento conclusivo del processo di formazione della distinzione sessuale. A fare da quinta scenografica è la città di Budapest, che diede i natali al mago Houdini, personaggio ricorrente nei video di Barney in qualità di creatura sovrumana, degna di una posizione nel multiforme Olimpo dell'artista. Il momento catartico è impersonato dallo stesso Barney nei panni del personaggio Her Giant, protagonista della stampa in collezione. Her Giant, fotografato come una Venere botticelliana dopo essere emerso dalle acque, è circondato da bianchi uccelli Giacobini, i quali nel video gli posizionano sullo scroto una ghirlanda che sottolinea finalmente la distinzione sessuale Her Giant è punto d’arrivo e apice della parabola di creazione di un mondo al cui centro vi è, secondo differenti forme, l’Uomo.